Lucca Comics and Games.
Da 15 anni a questa parte è uno stramaledetto appuntamento fisso che attendo con ansia e venerazione quasi mistica.
E' la Mecca dei giocatori di ruolo, di noi avidi consumatori di fumettame e appassionati di pupazzi vintaggi anni 80 e non. Il Valhalla della nerditudine. Il Nirvana della spesa superflua che tua madre ti dice: "Minchiamac'haitrentanninontivergogniallatuaetàavevogiàteperdio".
La prima volta che vi andai,sedicenne occhialuto dalle mani pacioccose intinte nella nutella, rimasi sconvolto. Troppe cose che avrei voluto comprare e che mi interessavano. Anche oggetti che mi sarebbero piaciuti per tipo 5 minuti e che si sarebbero trasformati in un accogliente nido per colonie di acari grosse come alveari Zerg.
Ma vuoi mettere, a Genova mica le trovavo.
Gli anni sono passati e anche il mio ruolo all'interno della fiera è cambiato. Da semplice tizio sbavante in cerca di robe a caso che spendeva il 90% del capitale prefissato nei primi 45 secondi di permanenza in uno stand a random, sono diventato io stesso standista.Prima con Upper Deck e ora con Gametrade, sempre per il gioco di carte di World of Warcraft.
Se non avete mai sentito parlare di WoW potete anche schiacciare ALT+F4 e formattare il pc. Siete giustificati solo se avete vissuto insieme alle tartarughe della Papuasia sub-occidentale per gli ultimi 8 anni.
Dai, seriamente....
Fare lo standista è fondamentalmente una figata. Ti permette di essere parte di una macchina iperorganizzata ed estremamente complessa.
Dà un senso di appagamento soprattutto quando vedi che la gente, a distanza di un anno, torna a cercarti perchè rivuole le cartine di UàU. E tu, benchè abbia visto almeno un 15000 facce passarti davanti te ne ricordi pure. E non parlo di cosplayer succinte. Maiali.
Poi è fico incontrare tutti i commercianti degli anni prima. Dopo qualche edizione ti saluti con mezzo padiglione. In fondo, a parte poche variazioni, siamo sempre gli stessi.
Esiste però una tragica realtà nella vita di chi partecipa al LuccaCoso come addetto ai lavori.
LE CINQUE FASI DI ELABORAZIONE DELLA FIERA
E' uno dei segreti più antichi della manifestazione, insieme al Macaluso Moment , di cui parlerò lunedì nel post post-Lucca.
Ogni standista reagisce diversamente a questa GVV (Grande Verità della Vita). Ho visto persone trascinarsi come morti viventi, ma morti da tanto però, in giro per gli stand alla ricerca del carrellino per caricare il camion.
Ogni standista reagisce diversamente a questa GVV (Grande Verità della Vita). Ho visto persone trascinarsi come morti viventi, ma morti da tanto però, in giro per gli stand alla ricerca del carrellino per caricare il camion.
Altri invece, presi dalla foga degli ultimi minuti di vita fieristica, vendere la SuperIperMega Limited Edition del pupazzo di Topo Gigio scontata del 350% rispetto al prezzo di 3 giorni prima.
Non vi è psicofarmaco che possa compensare. Non vi è caso uguale all'altro. E' progressivo e inevitabile. Un po' come quando sai il lunedì che devi andare a pranzo la domenica da tua suocera.
Robe che l'agente Smith ti pare una figura amichevole e fortemente empatica.
Ognuna di queste fasi solitamente coincide con il progredire dell'avvenimento. Spiegarle è complicato, per questo proverò a farlo utilizzando un comodo schema orario.
FASE 1 : GIOIA
Il day 0, quello dell'allestimento, è solitamente il più divertente per lo standista entusiasta.
Anche se si è già smazzato un numero di km che nemmeno un agente di commercio plurimandatario, l'omino da bancone ha voglia di dare il meglio.
Ci si prodiga saltellando fra uno scatolone e l'altro per avere lo stand più fico della fiera. Che anche se sei Sony il mio è tanto bello che il vostro sembra una baraccopoli di Rio de Janeiro.
FASE 2: ENTUSIASMO
Ore 07:00 : Sveglia, che tanto non pesa.
Ore 07:30 : Colazione guardando la TV della sala ristorante dell'albergo. Commenti sagacemente le ultime notizie di politica estera e ti lamenti su quanto il governo ti abbia rotto i coglioni, a prescindere dal credo politico.
Ore 08:00 : Parti dall'albergo diretto al tuo stand con la voglia di spaccare il multiverso. Già sogni fatturati di dimensioni bibliche fatti grazie a della gente che compra i tuoi fondi di magazzino del 1998.
Ore 08:30 : Arrivi al bancone, metti a posto le ultime cose, guardi tutto con aria sognante. La vita è bella, il mondo ti sorride. Le caprette ti fanno ciao.
Ore 09:00 : Ready....set....go!
Ore 12:00 : Hai fame e ti mangeresti un orco al forno. Con tutta l'armatura e pure l'ascia bipenne.
Ore 16:00 : Guardi l'ora e ti rendi conto che il tempo sta letteralmente volando. Sei ancora sul pezzo e guardi i clienti come una faina guarda le galline nel pollaio.
Ore 19:00 : Il primo giorno è andato. A parte un leggero fastidio ai piedi sei tutto intero e carico come le sveglie.
Ore 20:30 : Prima cena post lavorativa. Ridi, scherzi e gozzovigli con i colleghi e gli amici. Ti è bastata una doccia veloce e sei uscito dalla camera di albergo zompettando come Pepè la Puzzola.
Robe che l'agente Smith ti pare una figura amichevole e fortemente empatica.
Ognuna di queste fasi solitamente coincide con il progredire dell'avvenimento. Spiegarle è complicato, per questo proverò a farlo utilizzando un comodo schema orario.
FASE 1 : GIOIA
Il day 0, quello dell'allestimento, è solitamente il più divertente per lo standista entusiasta.
Anche se si è già smazzato un numero di km che nemmeno un agente di commercio plurimandatario, l'omino da bancone ha voglia di dare il meglio.
Ci si prodiga saltellando fra uno scatolone e l'altro per avere lo stand più fico della fiera. Che anche se sei Sony il mio è tanto bello che il vostro sembra una baraccopoli di Rio de Janeiro.
FASE 2: ENTUSIASMO
Ore 07:00 : Sveglia, che tanto non pesa.
Ore 07:30 : Colazione guardando la TV della sala ristorante dell'albergo. Commenti sagacemente le ultime notizie di politica estera e ti lamenti su quanto il governo ti abbia rotto i coglioni, a prescindere dal credo politico.
Ore 08:00 : Parti dall'albergo diretto al tuo stand con la voglia di spaccare il multiverso. Già sogni fatturati di dimensioni bibliche fatti grazie a della gente che compra i tuoi fondi di magazzino del 1998.
Ore 08:30 : Arrivi al bancone, metti a posto le ultime cose, guardi tutto con aria sognante. La vita è bella, il mondo ti sorride. Le caprette ti fanno ciao.
Ore 09:00 : Ready....set....go!
Ore 12:00 : Hai fame e ti mangeresti un orco al forno. Con tutta l'armatura e pure l'ascia bipenne.
Ore 16:00 : Guardi l'ora e ti rendi conto che il tempo sta letteralmente volando. Sei ancora sul pezzo e guardi i clienti come una faina guarda le galline nel pollaio.
Ore 19:00 : Il primo giorno è andato. A parte un leggero fastidio ai piedi sei tutto intero e carico come le sveglie.
Ore 20:30 : Prima cena post lavorativa. Ridi, scherzi e gozzovigli con i colleghi e gli amici. Ti è bastata una doccia veloce e sei uscito dalla camera di albergo zompettando come Pepè la Puzzola.
La parte due la troverete nel post di domani. Sennò in meno di 24 ore mi ritrovo in fase 4.
See ya!
Nessun commento:
Posta un commento