Anche questa settimana vi propongo un Indie Game abbastanza sfizioso, premettendo che prossimamente parlerò di almeno un titolo tripla A di cui non abbia già parlato l'intero Internet o che non abbia una fanbase un pò troppo talebana. Semplicemente, sputo fuori le mie esperienze man mano che aggiungo una tacca ai giochi finiti dopo averli acquistati a un euro e una nocciolina nell'ultimo GabeSaldo™.
Ebbene sì, gioco anche a titoli che vengono pubblicizzati normalmente e no, di nome non faccio Phil Fish. No, non farò mai una filippica su come erano belli i giochi di una volta o di quanto siano vendute le software house adesso e altre cose con cui SICURAMENTE non vi hanno mai nebulizzato le gonadi. Detto ciò, potete dormire sonni tranquilli e continuare a leggere!
Il gioiellino che vi presento oggi è una colorita e divertente commistione di più perle, un pò vecchie e un pò meno, che vanno a formare un titolo coinvolgente e dall'alta replayability.
Scoprite assieme a noi la ricetta!
- Prendete un pizzico di Ghost 'n Goblins e stendetelo su un velo di Castlevania. Fatto?
- Calate a bagnomaria il feeling di Dragon Valor e insaporite con Nethack. Fatto?
- Aggiungete immancabili elementi rpg/gestionali e umorismo. Fatto?
- Ora prendete la colla vinilica eee...
La premessa del gioco è semplice: vostro (arduo) compito è sconfiggere il malvagio signore del castello, il cui covo sarà accessibile una volta sconfitti i suoi quattro servitori... ognuno dei quali è il boss di una propria area a tema "comodamente" disposta nei recessi del castello.
Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole... non fosse che il castello si rigenera casualmente dopo ogni vostra morte e che successivamente a quest'ultima giocherete un erede del defunto, scelto nuovamente da voi fra una serie di possibili alternative a loro volta generate arrandom™ e sempre più diversificate man mano che sbloccherete nuove abilità, classi e upgrades a suon di monete d'oro, costruendo pian piano il vostro maniero di famiglia.
Per riuscire nella vostra impresa dovrete quindi esplorare decine di stanze diverse, sbloccare la vendita di equipaggiamento e rune magiche, evitare trappole e uccidere mostri che bluricheranno ovunque con il solo intento di farvi a pezzi.
Morirete decine di volte rirollando nuovi eroi rigenerati a caso, ognuno dei quali godendo degli upgrade comprati con i soldi dei predecessori potrà a volte essere della classe che vi serve proprio in quel momento ma avere alcuni difetti debilitanti come la visione monocromatica, il nanismo, la dislessia o la coprolalia. E quando ad ogni nuova partita rimirerete i quadri di famiglia, potrete rispondere "Sì" alla domanda: "Dimmi, qui c'è scritto forse DEPOSITO DI CADAVERI DIVERSAMENTE ABILI?"
Naturalmente, non mi azzardo a spoilerarvi le cose più divertenti...
E quando il boss finale entra a far parte della storia passata? In pieno stile Dark Souls, vi attende un Nuovo Gioco+, con mob upgradati e che scaleranno con il vostro livello. E via, all'infinito, verso le frontiere del random, delle bestemmie creative e del gold farming.
Rogue Legacy è ciò che sarebbe stato Binding of Isaac se quest'ultimo fosse stato un emulo di Castlevania e non di Smash T.V. e del primo Zelda. Trallaltramente, se non avete ancora giocato al titolo di cui sopra... fatelo, oppure aspettate il remake prossimo venturo.
In sostanza, un buon platform con elementi rpg fruibile tanto dai nostalgici quanto dai videogiocatori di oggi, e con una rigiocabilità piuttosto elevata per un titolo indie: che andiate a caccia di achievement in preda alla più selvaggia compulsione da completionist recidivo o che vi accontentiate di un solo giro sulla giostra, se apprezzate il genere difficilmente rimarrete delusi.
Al solito, lo potete trovare su Steam*.
Gabe è amore, Gabe è vita.
* di recente, disponibile anche per i SONARI dotati di PS3!
Nessun commento:
Posta un commento