mercoledì 13 agosto 2014

Boiate Online Gaming: MISTURUGI KAMUI HIKAE, o "Devil May Cry vestito da scolaretta"


Qualcuno fra di voi forse ricorda quel periodo alla fine degli anni '90 in cui fondamentalmente la vita dell'otaku medio aveva pochi cardini portanti:

  • L'acquisto regolare di PSN e Benkyō
  • La visione di anime su VHS targate Dynamic Italia
  • L'acquisto di oscuri e sconosciuti videogiochi importati che meno di 120.000 £ col cazzo
Pensate a quando non aveva ancora impazzato nel Bel Paese la moda del Cosplay.

Pensate a quando era moralmente obbligatorio possedere una Playstation.

Pensate alle puntate di "Yu Yu degli Spettri", "Chi ha bisogno di Tenchi?", e al resto della compagnia cantante.

Fatto?
Allora siete nel mood giusto per leggere la recensione di un videogioco che pesca a piene mani da questo substrato culturale foderato di superpoteri, scolarette implacabili e mutandine.



Mitsurugi Kamui Hikae, farina del sacco di un piccolo studio di sviluppo Giapponese (Zenith Blue), è un gioco dai modi spicci e diretti che non ama fronzoli o orpelli inutili. Minimale nella gestione di opzioni di gioco e breve nella durata, offre un'esperienza genuinamente arcade in cui non vi verrà richiesto di fare nulla di diverso dall'affettare cyborg e demoni assortiti.

Un beat 'em up à la Devil May Cry dove però la storia, la cui profondità rivaleggia con quella di un Bad Dudes vs. Dragonninja e si attesta con orgoglio sul livello POZZANGHERA, è solo un pretesto per giustificare un'esperienza arcade. Quello che conta è triturare i nemici con le combo, potenziabili tramite dei punti ottenuti con le uccisioni, e mandare a casa il boss al termine delle 4-5 ondate di nemici all'interno del livello. 

Quattro livelli in cui non farete altro che menare calci e fendenti a ondate di mob, più uno finale in cui affronterete la nemesi della procace protagonista... posseduta come nella migliore tradizione dallo spirito malvagio della sua Katana. Con i fendenti taglierete gli avversari come burro facendo schizzare tarantiniani fiotti di sangue, mentre con le mosse corpo a corpo ricaricherete la barra dell'energia con cui scatenare, alla bisogna, la provvidenziale mossa speciale. 

Il sistema di gioco è così immediato e semplice che è praticamente a prova di Casual™(quindi posso giocarlo pure io! NdNeltharion), ma questo farebbe meglio a non ingannarvi: anche alla difficoltà normale dovrete acquisire una più che discreta dimestichezza con i comandi per non venire brutalizzati da alcuni boss(Ok, allora no. NdNeltharion). Al livello massimo di difficoltà, vi sarà richiesto di evocare il vostro Coreano interiore.



Riassumendo: robottoni, cyborg vestiti da impiegati giapponesi, mostri con grosse spade, androidi che sembrano coleotteri, e un duello finale fra scolarette sedicenni... durante il quale non mancherete di contemplare le mutandine delle condententi la VERA essenza del gioco. 

In una sola frase: "Come Devil May Cry, ma più minimal e che fa incazzare di più il MOIGE".

Un gioco a metà via fra l'arcade vecchio stile e l'antistress, che può intrattenervi anche una volta finito spingendovi ad acquistare tutti i power-up e a sbloccare nuovi outfit per la protagonista. Un gioco senza pretese, diretto e divertente, figlio di un'epoca passata ma che non sa di vecchio e può essere apprezzato da molti.

Tutto questo al modico costo di un panino, su STEAM.
Enjoy!

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