Come promesso, ci spostiamo un attimo fuori dal mondo Indie.
Quella di cui ci apprestiamo a parlare a 'sto giro è l'ultima fatica dei ragazzi della Telltale, grazie ai quali possiamo farci emotivamente del male in preda al più feroce furore autopunitivo e goderci quella che è a tutti gli effetti una delle avventure grafiche migliori a cui potrete mai giocare.
Forse, per certi versi, addirittura superiore anche ad alcuni vecchi titani targati LucasArts (ecco, l'ho nominata... fatto il doveroso minuto di raccoglimento, andate pure avanti a leggere).
In sostanza, dopo essermi reiteratamente backstabbato il cuore e aver avuto gli occhi da cucciolo per un'ora (sensazione vagamente simile a quella che provereste dando un'occhiata agli annunci di un portale di offerte di lavoro, suppergiù), sento il dovere di parlare del capitolo finale della seconda parte della saga di Walking Dead... che già grida un altro sequel, atteso dalla community a braccia aperte.
Niente recensioni spoilerose, anticipazioni o qualsiasi cosa che possa in qualche modo guastare o lenire quest'esperienza, dopo la quale scatteranno nell'ordine queste reazioni:
- Lana del Rey vi sembrerà una cantante allegra e solare;
- Manderete lettere minatorie per sollecitare l'uscita di un sequel o di un'altra avventura che vi faccia da metadone digitale interattivo;
In sostanza, soffrirete. Soffrirete tanto! E quella sofferenza vi piacerà!
Scopriamo il perchè...
Breve premessa per chi non ha ancora giocato a nessuno dei nuovi episodi: questa stagione riprende le vicende come erano state lasciate al termine di quella precedente, e vi mette nei panni della giovanissima Clementine.
Una bambina destinata a vedere e fare un olocausto di cose sbagliate per la sua età e a salvarsi per il rotto della cuffia non solo dagli zombie ma dalla paura e dalla rabbia degli adulti che le stanno attorno... questa volta senza la guida di Lee, protagonista della stagione precedente che ora guarda allegramente il mondo dalla parte delle radici. Praticamente, tutte le premesse adatte per un tear-jerker totale.
Mantenendo il solito gameplay e la ricetta che ha reso il titolo di TellTale un gioco vincente, gli autori del gioco migliorano la mira e ci offrono un gioco capace di farci pesare ancora di più ogni scelta morale critica e dando un senso di maggiore interattività: molti detrattori del primo titolo accusavano infatti gli sviluppatori di illudere i giocatori con una libertà di scelta solo apparente, essendo l'epilogo delle vicende sostanzialmente sempre uguale (esclusi alcuni particolari capaci di influenzare alcuni aspetti del DLC e del secondo capitolo).
Ora, oltre a mettervi di fronte a scelte capaci di coinvolgervi emotivamente ancora di più, questo capitolo può chiudersi in cinque modi diversi e ben distinti dando prova del maggior potere del giocatore di modificare gli eventi di gioco.
Ogni trama viene chiusa, a parte qualche interrogativo in attesa di risposta nella prossima stagione: tutto quadra, tutto torna, nessun colpo di scena è messo alla cazzo campana, nessun personaggio risulta banale o fuori posto. Li odierete o li amerete, vi dispiacerete o gioirete di una loro eventuale dipartita. Vi sentirete coinvolti per le solite ragioni per cui vi è piaciuta la prima stagione: solo di più! E meglio!
Nessuna scelta è scontata e ogni momento del quinto e ultimo episodio è studiato ad arte come esempio di regia videoludica perfetta, a partire dalla risoluzione iniziale del cliffhanger dell'episodio precedente fino all'epilogo, drammatico dal primo all'ultimo minuto.
Questo articolo potrebbe diventare una wiki del più bieco theorycrafting o un forum pieno di flame e guerre d'opinione su chi dei personaggi del gruppo abbia ragione o su quale meriti di essere considerato il finale "buono" o "canon"... ma non è cosa. Io voglio solo dirvi: se avete già acquistato il secondo capitolo giocatelo, altrimenti provvedete finchè è in saldo.
Volete un'altra ragione per darmi retta?
Bene, mini-spoiler incoming... in comodo formato video!
E ora, sapete che fare. :P
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