Eccomi qui, di nuovo a parlare di LuccaComicsAndGheims 2013.
Mi ero prefissato di fare un Live Report degli avvenimenti ma règa...è stata una maledetta maratona.
Sono successe un sacco di cose fighe, di cui parlerò nei prossimi giorni.
Il weekend aiuta, soprattutto perchè solitamente non ho una mazza da fare...a parte mettere a posto tipo QUARANTA kg di carte di World Of Warcraft.
Visto che sono un blogger svogliato oggi lascio la parola all'amico Zio Kuma che ha agilmente scritto il SUO report della fiera.
Addatelo su faccialibro. Soprattutto se siete discinte donzelle comprese fra i 20 e i 30.
Lui apprezzerà.
Il post è bello lungo e pregno di concetti. Avrei potuto dividerlo in due per renderlo più fruibile, mettendo magari anche un sacco di immagini per spezzare la lettura.
Ma sono appunto uno svogliato del cazzo, quindi no.
Sappiate che essere standisti è un casino. Ma anche l'utenza non è che se la passi poi così tanto bene.
Godetevelo, noi ci si risente domani. Oggi non ho una mazza di tempo.
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Lucca Comics And Games è finito anche quest' anno e se Alessio la ha vissuta da standista io l'ho fatto da comune mortale.
Non che sia meno dura intendiamoci.
Se poi si fa il tragico errore di non dormire neanche un minuto la notte prima (sorvoliamo sulla mia stupidità e sulle motivazioni del fatto) , venendo da una settimana comunque fastidiosa al lavoro, vi assicuro che può divenire ardua.
Quando alle sei di mattino sono seduto sul mio trono bianco, controllo il cellulare, la carica, lo stato della batteria.
Lo faccio andare in risparmio energetico e mi auto impongo di non giocarci come un mongolo che Knights of Pen and Papers mi ciuccia un casino di carica (se non sapete che cosa è e siete giocatori di ruolo compratelo senza neanche chiedere informazioni).
Questo mi permetterà di utilizzare il telefono come lettore mp3 per buttare musica nelle orecchie a volume che fa dolore e doparmi per continuare a camminare.
Lavinia, la guidatrice designata aka l'unica patentata mi verrà a prendere alle sette, dobbiamo esere a Lucca appena apre.
Claudia, la ragazza di Alessio, che per altro compie gli anni, deve fare il salto della fede come il miglior Ezio Auditore d'annata ed è in eccitazione da due giorni.
Raccolgo le forze, mi preparo e alle sette e un quarto siamo in partenza da casa mia.
Quota caffeina:BASSA.
Se poi si fa il tragico errore di non dormire neanche un minuto la notte prima (sorvoliamo sulla mia stupidità e sulle motivazioni del fatto) , venendo da una settimana comunque fastidiosa al lavoro, vi assicuro che può divenire ardua.
Quando alle sei di mattino sono seduto sul mio trono bianco, controllo il cellulare, la carica, lo stato della batteria.
Lo faccio andare in risparmio energetico e mi auto impongo di non giocarci come un mongolo che Knights of Pen and Papers mi ciuccia un casino di carica (se non sapete che cosa è e siete giocatori di ruolo compratelo senza neanche chiedere informazioni).
Questo mi permetterà di utilizzare il telefono come lettore mp3 per buttare musica nelle orecchie a volume che fa dolore e doparmi per continuare a camminare.
Lavinia, la guidatrice designata aka l'unica patentata mi verrà a prendere alle sette, dobbiamo esere a Lucca appena apre.
Claudia, la ragazza di Alessio, che per altro compie gli anni, deve fare il salto della fede come il miglior Ezio Auditore d'annata ed è in eccitazione da due giorni.
Raccolgo le forze, mi preparo e alle sette e un quarto siamo in partenza da casa mia.
Quota caffeina:BASSA.
Ho bevuto solo un caffè. All'autogrill recuperò un altro coffee e le 4 redbull della salvezza, mi saranno utili come acqua nel deserto.
Claudia si sta lamentando ancora del dolore all'orecchio che le ho tirato per i suoi 25 anni... un quarto d'ora prima.
Il viaggio in macchina passa tranquillo, non dormo perchè ormai non mi vien sonno, assumo zuccheri sotto forma di Bounty e condivido le Pringles alla paprika tenendone un po' come razione di emergenza.
Nello zaino ci sono anche due litri di acqua e una mantella cerata, se piovesse l' ombrello sarebbe totalmente inutile e pericoloso tra la folla.
Lucca ci accoglie. Parcheggiamo e paghiamo i SETTE euro all'omino del parcheggio fiera. Piango dentro per la mancata ricerca di un parcheggio gratuito.
Mi accorgo che fa un caldo malefico e maledico un po' me stesso.
Iniziamo a muoverci seguendo indicazioni di organizzatori e passanti casuali per recarci al luogo del salto. Claudia ha gli occhioni da cucciolo impaziente e non sta nella pelle neanche quando ci riuniamo con l'altra metà del gruppo (Cristian, Gabriele e Manuel) alla coda sotto la gru che fa da appoggio per il bungee jumping.
Espletiamo le formalità e li mi viene proposto di salire sul carro dei maschietti.
Passare una giornata con i ragazzi o cn le ragazze?
Risposta facile direte voi, fratellanza maschile e parlare di cosemaschie tutto il giorno no?
No.
Andare in posti dove la presenza di cosplayer discinte è sicura con delle amiche è molto più indicato, specialmente se ti conoscono bene e non si scandalizzano facilmente.
Se avete culo e non sono delle ragazze che pensano solo ai cupcake o ai pizzi non dovrete neanche fare troppe cose che non vi interessano.
Le ragazze non fanno da risonanza testosteronica come i maschi e questo rende tutto più vivibile. Inoltre le donzelle vengono fatte passare tra la folla più degli energumeni e quindi rendono più facile il movimento, cosi come il vedere le bancarelle.
Se poi sono diversamente alte lo stare in seconda fila non è mai un problema.
Quindi giro con Claudia e Lavinia, duo collaudato di compagne di Lucca.
Controlliamo i punti fermi in scaletta: alle 12 al games per Lavinia che deve incontrare un vecchio amico. Alle 14 alla gru per Claudia e le sue cose AssassinsCridde ed infine alle 18 massimo nuovamente al games, per aspettare che Alessio stacchi.
Il resto è terreno libero.
Una breve consultazione ci porta a muoverci verso il Japan Palace, passando prima dalla biglietteria piccola dentro a Lucca. Io ve lo dico, non l'ho quasi mai visto piena
(Capito? Al posto di accalcarvi come degli oranghi all'entrata del Games,per poi lamentarvi che avete fatto due ore di coda, ascoltate i nostri consigli. Che son 15 anni che ci combattiamo contro 'ste cose. Nemmeno Daitarn con i Meganoidi. ndAle).
Recuperato il mio braccialetto e superato il maligno pensiero di unirsi a una comitiva di turisti, così..per dare fastidio a caso, ci troviamo al Japan Palace.
Angoscia.
La piazza è piena, la coda è inquietantemente lunga. Tra una cosa e l'altra si son fatte le undici, il gruppo si allontana per una consultazione.
Riusciamo comunque ad entrare abbastanza agilmente. Pit stop e merenda con cibo giapponese, riposo a piedi e gambe, già devastati.
L' esperienza da saggio mi dice che devo fare tesoro di ogni momento in cui posso non stare in piedi.
Iniziamo quindi il giro delle bancarelle, lacrimando davanti a cose bellissime e iniziando a postulare la teoria che non puoi fare più di tre passi tra gli stand (citadel e mura escluse) senza beccare un qualcosa di Dragon Ball.
Una statuetta, un manga, un cuscino, una spilla,un qualunque cosa... c'è... sempre... Dragon Ball.
Il tormentone della fiera 2013 diventa istantaeamente è : Ed ovviamente c'è Goku.
Una roba tipo: guarda che belle quelle action figures chibi... ed ovviamente c'è Goku.
Il testosterone inizia già a formicolare, dai primi commenti alle cameriere giapponesi fatti più che altro tra me e me alle prime cosplayer, ammirandone il costume e la fedelta al personaggio. (Zio, ma che taglia di fedeltà al personaggio avevano? NdAle)
Dopo il Palace dobbiamo muoverci verso il Games.
Lavinia deve vedersi col compagnuccio delle elementari e Claudia salutare il suo ragazzo.
Io... posare la giacca allo stand dove lavora Ale.
Il sole fuori cuoce, il tempo è caldo, ventoso si, ma comunque maledettamente caldo e nello zaino sia giacca che felpa non ci stanno.
Alessio capisce il mio problema e non mi fa nemmeno finire la frase mentre mi diceva: si puoi lasciarmela e gli passavo la giacca.
Nella mia mentre partivano le note di My Hero dei Foo Fighters.
Non penso di essere stato da meno, regalandogli una Red Bull. (Mi hai salvato un po' la vita con quella frizzante bibita dal sapor di Big Babol, la migliore amica dello standista comatoso. Grazie ancora, che se non era per quella alle 13 davo una facciata sul portatile e al posto degli incisivi mi trovavo le lettere WASD.ndAle)
Giro veloce al Games.
Claudia, da brava bimbaminkia nutellosa fan di Assassin's Creed sino alla morte, guardava i gadgets del brand coi lucciconi.
La paura che si girasse verso di me con gli occhioni dicendomi "Sio me lo compri" era reale.
Saluti ad amici standisti: uno grande, ma graaaaaaaaaaaaaande nel panorama ludico, uno pignolo mozzino col pizzetto e uno che ha contribuito a creare a La Spezia la cultura del gioco di ruolo.
Recuperiamo l'elfa Raperonzolo,aka Lavinia, così da completare il giretto.
Ha avuto la malsana idea di comprare l'anello d20... Secondo me inizierà a trasformarsi in Gollum per colpa di esso.
Io ho comprato il dado più brutto della storia.
Un d12, noto per la sua inutilità, verde muffa.
Lo amo alla follia. Appena l'ho visto nella scatolona dei dadi brutti e ho capito doveva esere mio.
Cominciano sagaci e maliziosi commenti a voce udibile rivolti alle cosplayer più discinte, le mie compagne di avventure ne sorridono, il sole ci bacia, tutto è molto bello.
Decidiamo di avventurarci sulle mura e di prendercela comoda per andare, alla Citadel e successivamente al salto per Claudia.
Sono pienamente d'accordo, anche perchè è sulle mura che si concentrano i cosplay e il mio testosterone lo richiede.
Consumo una redbull per tenere alta la mia soglia di attenzione, sto sentendo la stanchezza.
I commenti si evolvono in riferimenti anche alle ragazze carine, oltre che alle cosplayer.
Emetto qualche ringhio basso, segno che la trasformazione da uomo a maiale mannaro è al suo principio.
Passiamo sotto il palco proprio mentre Maurizio Merluzzo e un altro tizio che non so chi sia discutono sul perchè il Duplo si chiami cosi (per altro, a mio avvisoperchè "fruori croccantissimo, dentro morbidissimo",ma vabbè).
Consiglio a voce alta di frullarlo, anche se questa perla di saggezza non arriva al muscoloso discepolo del Maestro.
Fuggiamo prima che la cosplayer presentata ci ammorbi, tanto era anche brutta.
Gnocca, gnocca everywhere.
La situazione si fa seria, i ringhi sempre più frequenti.
Mentre ci fermiamo allo stand di roba da donne di una amica dici alla Claudia, con voce bassa e profonda "senti questo odore? Senti questo odore di... di fica?"
Lei non lo sente e ti guarda un po' allarmata per un attimo.
Il piacevole stop per salutare amici di una associazione di gioco di ruolo che mi hanno cresciuto larpamente parlando (e anche non larpamente che avevo 17 anni quando ho iniziato cazzo!) mi ha aiutato a far scendere un po' gli ormoni.
Beccare una cappuccetto rosso, bionda, con delle gambe lunghe un chilometro inguainate in degli stivali lo ha fatto salire alle stelle.Battute sul lupo, sul cappuccio, ululati sommessi, pessimo esempio per i bambini, davvero pessimo.
Al citadel ritroviamo i tre maschietti e Claudia mi nutre con una delle sue due focacce.
Bisogna sempre portarsi del cibo, a volte anche più del previsto.I tuoi amici potrebbero averne bisogno.
Porto le ragazze a vedere lo stand della Umbrella, constatando che hanno il cazzo più lungo e più largo degli altri.
Non hanno solo la jeep, l'hummer e la tenda gonfiabile da anti contaminazione... hanno un fottuto elicottero!!!
Ok, non è vero, ma è grosso come uno vero e le pale, piano, girano davvero. Seriamente... cazzo!!!
Dopo un paio di commenti pesanti su una zombie parecchio carina vengo redarguito dalle mie amiche e andiamo verso la gru , scoprendo che abbiamo venti minuti prima che Claudia possa saltare.
Per altro insieme a un ragazzo, quasi obbligato da Claudia a essere suo compagno perchè lei è troppo leggera.
(Piccola nota, caro amico saltatore. Se nel video noterò che le tue mani si sono appoggiate in punti sconvenienti della mia donna, che equivalgono a qualsiasi centimetro del suo corpo, verrò a cercarti. E il salto della fede lo farai dal quinto piano di un palazzo. Senza elastico. Comunque non sono un tizio geloso. NdAle)
Mi siedo su una panchina per fare un pisolino, cuffie e musica rilassante, devo massimizzare l' effetto del sonno, breve che sia....16,46 minuti dopo sono in piedi e aspetto che la nutellosa salti da una gru con un elastico ai piedi, pronto a documentare con il mio cessofonino intelligente.
A salto e riprese fatte ci incamminiamo verso il Comics, che non abbiamo ancora visto.
Inizio a sentirmi parecchio stanco e ormai le ragazze suscitano in me un poco umano gorgoglio che probabilmente in passato serviva a indicare la disponibilità all'accoppiamento dei nostri progenitori.
Un verso tipo quello del coccodrillo.
Se non sapete che verso fà guardate Chiedilo a Leopaldon 2 sul canale dell' Antro Atomico del Dottor Manhattan, ignoranti.
La preoccupazione serpeggia nella parte femminile del trio e dopo un paio di stand di fumettari si passa agli stand delle case editrici vere e proprie.
Le gambe mi fanno male e i piedi con loro, ho bisogno della estrema ratio: prendo con la mano un po' tremante il telefono, infilo le cuffie e cerco una canzone per darmi a carica.
Cohiba di Silvestri.
Perfetto, in un attimo il dolore passa e la voce di Daniele mi dà lo slancio per andare avanti.
Angoscia.
La piazza è piena, la coda è inquietantemente lunga. Tra una cosa e l'altra si son fatte le undici, il gruppo si allontana per una consultazione.
Riusciamo comunque ad entrare abbastanza agilmente. Pit stop e merenda con cibo giapponese, riposo a piedi e gambe, già devastati.
L' esperienza da saggio mi dice che devo fare tesoro di ogni momento in cui posso non stare in piedi.
Iniziamo quindi il giro delle bancarelle, lacrimando davanti a cose bellissime e iniziando a postulare la teoria che non puoi fare più di tre passi tra gli stand (citadel e mura escluse) senza beccare un qualcosa di Dragon Ball.
Una statuetta, un manga, un cuscino, una spilla,un qualunque cosa... c'è... sempre... Dragon Ball.
Il tormentone della fiera 2013 diventa istantaeamente è : Ed ovviamente c'è Goku.
Una roba tipo: guarda che belle quelle action figures chibi... ed ovviamente c'è Goku.
Il testosterone inizia già a formicolare, dai primi commenti alle cameriere giapponesi fatti più che altro tra me e me alle prime cosplayer, ammirandone il costume e la fedelta al personaggio. (Zio, ma che taglia di fedeltà al personaggio avevano? NdAle)
Dopo il Palace dobbiamo muoverci verso il Games.
Lavinia deve vedersi col compagnuccio delle elementari e Claudia salutare il suo ragazzo.
Io... posare la giacca allo stand dove lavora Ale.
Il sole fuori cuoce, il tempo è caldo, ventoso si, ma comunque maledettamente caldo e nello zaino sia giacca che felpa non ci stanno.
Alessio capisce il mio problema e non mi fa nemmeno finire la frase mentre mi diceva: si puoi lasciarmela e gli passavo la giacca.
Nella mia mentre partivano le note di My Hero dei Foo Fighters.
Non penso di essere stato da meno, regalandogli una Red Bull. (Mi hai salvato un po' la vita con quella frizzante bibita dal sapor di Big Babol, la migliore amica dello standista comatoso. Grazie ancora, che se non era per quella alle 13 davo una facciata sul portatile e al posto degli incisivi mi trovavo le lettere WASD.ndAle)
Giro veloce al Games.
Claudia, da brava bimbaminkia nutellosa fan di Assassin's Creed sino alla morte, guardava i gadgets del brand coi lucciconi.
La paura che si girasse verso di me con gli occhioni dicendomi "Sio me lo compri" era reale.
Saluti ad amici standisti: uno grande, ma graaaaaaaaaaaaaande nel panorama ludico, uno pignolo mozzino col pizzetto e uno che ha contribuito a creare a La Spezia la cultura del gioco di ruolo.
Recuperiamo l'elfa Raperonzolo,aka Lavinia, così da completare il giretto.
Ha avuto la malsana idea di comprare l'anello d20... Secondo me inizierà a trasformarsi in Gollum per colpa di esso.
Io ho comprato il dado più brutto della storia.
Un d12, noto per la sua inutilità, verde muffa.
Lo amo alla follia. Appena l'ho visto nella scatolona dei dadi brutti e ho capito doveva esere mio.
Cominciano sagaci e maliziosi commenti a voce udibile rivolti alle cosplayer più discinte, le mie compagne di avventure ne sorridono, il sole ci bacia, tutto è molto bello.
Decidiamo di avventurarci sulle mura e di prendercela comoda per andare, alla Citadel e successivamente al salto per Claudia.
Sono pienamente d'accordo, anche perchè è sulle mura che si concentrano i cosplay e il mio testosterone lo richiede.
Consumo una redbull per tenere alta la mia soglia di attenzione, sto sentendo la stanchezza.
I commenti si evolvono in riferimenti anche alle ragazze carine, oltre che alle cosplayer.
Emetto qualche ringhio basso, segno che la trasformazione da uomo a maiale mannaro è al suo principio.
Passiamo sotto il palco proprio mentre Maurizio Merluzzo e un altro tizio che non so chi sia discutono sul perchè il Duplo si chiami cosi (per altro, a mio avvisoperchè "fruori croccantissimo, dentro morbidissimo",ma vabbè).
Consiglio a voce alta di frullarlo, anche se questa perla di saggezza non arriva al muscoloso discepolo del Maestro.
Fuggiamo prima che la cosplayer presentata ci ammorbi, tanto era anche brutta.
Gnocca, gnocca everywhere.
La situazione si fa seria, i ringhi sempre più frequenti.
Mentre ci fermiamo allo stand di roba da donne di una amica dici alla Claudia, con voce bassa e profonda "senti questo odore? Senti questo odore di... di fica?"
Lei non lo sente e ti guarda un po' allarmata per un attimo.
Il piacevole stop per salutare amici di una associazione di gioco di ruolo che mi hanno cresciuto larpamente parlando (e anche non larpamente che avevo 17 anni quando ho iniziato cazzo!) mi ha aiutato a far scendere un po' gli ormoni.
Beccare una cappuccetto rosso, bionda, con delle gambe lunghe un chilometro inguainate in degli stivali lo ha fatto salire alle stelle.Battute sul lupo, sul cappuccio, ululati sommessi, pessimo esempio per i bambini, davvero pessimo.
Al citadel ritroviamo i tre maschietti e Claudia mi nutre con una delle sue due focacce.
Bisogna sempre portarsi del cibo, a volte anche più del previsto.I tuoi amici potrebbero averne bisogno.
Porto le ragazze a vedere lo stand della Umbrella, constatando che hanno il cazzo più lungo e più largo degli altri.
Non hanno solo la jeep, l'hummer e la tenda gonfiabile da anti contaminazione... hanno un fottuto elicottero!!!
Ok, non è vero, ma è grosso come uno vero e le pale, piano, girano davvero. Seriamente... cazzo!!!
Dopo un paio di commenti pesanti su una zombie parecchio carina vengo redarguito dalle mie amiche e andiamo verso la gru , scoprendo che abbiamo venti minuti prima che Claudia possa saltare.
Per altro insieme a un ragazzo, quasi obbligato da Claudia a essere suo compagno perchè lei è troppo leggera.
(Piccola nota, caro amico saltatore. Se nel video noterò che le tue mani si sono appoggiate in punti sconvenienti della mia donna, che equivalgono a qualsiasi centimetro del suo corpo, verrò a cercarti. E il salto della fede lo farai dal quinto piano di un palazzo. Senza elastico. Comunque non sono un tizio geloso. NdAle)
Mi siedo su una panchina per fare un pisolino, cuffie e musica rilassante, devo massimizzare l' effetto del sonno, breve che sia....16,46 minuti dopo sono in piedi e aspetto che la nutellosa salti da una gru con un elastico ai piedi, pronto a documentare con il mio cessofonino intelligente.
A salto e riprese fatte ci incamminiamo verso il Comics, che non abbiamo ancora visto.
Inizio a sentirmi parecchio stanco e ormai le ragazze suscitano in me un poco umano gorgoglio che probabilmente in passato serviva a indicare la disponibilità all'accoppiamento dei nostri progenitori.
Un verso tipo quello del coccodrillo.
Se non sapete che verso fà guardate Chiedilo a Leopaldon 2 sul canale dell' Antro Atomico del Dottor Manhattan, ignoranti.
La preoccupazione serpeggia nella parte femminile del trio e dopo un paio di stand di fumettari si passa agli stand delle case editrici vere e proprie.
Le gambe mi fanno male e i piedi con loro, ho bisogno della estrema ratio: prendo con la mano un po' tremante il telefono, infilo le cuffie e cerco una canzone per darmi a carica.
Cohiba di Silvestri.
Perfetto, in un attimo il dolore passa e la voce di Daniele mi dà lo slancio per andare avanti.
Sò che è solo un palliativo, ma va bene cosi.
Passando davanti allo stand della toro rosso mi sparo una Red Bull fredda e decido di saltare la sessione aggratsisse di pacman, se mi fermo non so se riuscirò a muovere anche solo un passo.
La bevanda entra in circolo e quella, unita a canzoni di un certo peso (grazie Rage Against The Machine, Judas Priest e altri ancora,) mi permette di seguire le due donne.
I sentimenti per loro sono contrastanti. Mi riportano al Japan Palace a rivedere le stesse cose di prima, non capisco perchè, forse me lo hanno anche detto, solo che non capisco molto ormai.
Le odio, mi stanno portando lontano dalla fine del viaggio e le vorrei morte, ma allo stesso tempo le comprendo e come un padre amorevole sorrido davanti ai loro occhi felici di quel che vedono...sto iniziando ad avere problemi.
Il miscuglio di taurina, musica, stanchezza e testosterone sta facendo uscire il peggio.
Le due ragazze sono inquietate dal mio silenzio, dal mio sguardo spiritato e dai miei... atteggiamenti inquietanti verso passanti di sesso femminile.
La voglia di vivere del mattino ha detto che va avanti in treno e che ci si ribecca a casa, non ricordo se poi siamo passati o meno da altri stand.
Ricordo solo che cammino per le strade di Lucca e vorrei morire. La musica ha finito l'effetto antidolorifico.
Il mio istinto dice di fermarmi e stare in piedi in mezzo a Lucca a morire. Senza neanche alzare il pugno, mica sono un re di Hokuto.
Cosi, fermo come il Prodi di Guzzanti, penso di accasciarmi da qualche parte e dormire, alla peggio mi sveglieranno gli spazzini quando dovranno pulire a fine fiera.
Penso anche di prendere a pugni la gente che fa capannello in mezzo alla strada ma alla fine, per un tempo che mi è sembrato tremendamente lungo, infinito e piangendo dentro arrivo alla uscita del Games.
Ho deciso che entrerò da li. Fosse l'ultima cosa che faccio.
La tizia della fiera bofonchia qualcosa.
Le rispondo glaciale che devo entrare e la guardo cosi male che probabilmente si è resa conto che potrei ucciderla se non mi lascia passare.
Stranamente, dentro al padiglione, riprendo un po' di vita.
Riesco persino a chiacchierare con una amica e a fare battute con l'autore della ambientazione che ho comprato (Enascentia, di Edoardo Dalla Via. Recuperatene una copia che è bello. NdAle).
Lo conosci, ogni anno ho acquistato manuali di D&D al suo fu stand di distribuzione.
Finalmente, dopo circa otto ore di cammino, mi siedo.
Mi spengo accasciato a un tavolo e in quei minuti di riposo, il mio corpo ha sussulti involontari dovuti al rilassamento dei muscoli. La mente però dice loro di rimanere svegli e tesi, fottuta taurina...
Riesco persino a chiacchierare con una amica e a fare battute con l'autore della ambientazione che ho comprato (Enascentia, di Edoardo Dalla Via. Recuperatene una copia che è bello. NdAle).
Lo conosci, ogni anno ho acquistato manuali di D&D al suo fu stand di distribuzione.
Finalmente, dopo circa otto ore di cammino, mi siedo.
Mi spengo accasciato a un tavolo e in quei minuti di riposo, il mio corpo ha sussulti involontari dovuti al rilassamento dei muscoli. La mente però dice loro di rimanere svegli e tesi, fottuta taurina...
Recuperiamo il nasone (Alessio), armi e bagagli e ci apprestiamo a andare alla macchina.
Altro cammino interminabile, altra odissea interna che sembra durare ere geologiche fatte di disperazione e pianto, unica nota positiva, la scarsa illuminazione e la ormai presenza nulla di forme di vita (sono tutti morti nella ultima glaciazione, ricordi? eravamo all' altezza dello stand panini) mi permette di svuotare la vescica.
L'arrivo alla macchina è accolto come un' oasi nel deserto. Dono la ultima Red Bull alla donna che ci porterà a casa.
Lucca è finita, io sono sopravvissuto, ora posso sedermi e riposare, forse anche dormire.
Come predetto a tutti a inizio viaggio, per questo non sono al posto a fianco del guidatore no?
Si, potrei farlo, ma poi la povera Lavi sarebbe da sola in una macchina di gente morta, data la scarsa reattività al dialogo degli altri, quindi parlo, parlo per tutto il viaggio, delirando per il sonno almeno un paio di volte ,recuperando con salti carpiati e evitando anche alcuni discorsi senza nessun senso che mi facevano rendere conto di essere nel dormiveglia più completo... mannaggia a voi Alessio e Claudia.
Dopo aver quindi fagocitato del cibo dall' impero del male con la M gialla e essere sbarcato sotto casa, pregusto il letto, pregusto il sonno del giusto e prego di avere ancora le energie per raggiungere entrambi, questo Lucca è andato, il prossimo però, la sera prima dormo!
Sicuro!
Le stesse cacchio di parole ogni fottuto anno.
Altro cammino interminabile, altra odissea interna che sembra durare ere geologiche fatte di disperazione e pianto, unica nota positiva, la scarsa illuminazione e la ormai presenza nulla di forme di vita (sono tutti morti nella ultima glaciazione, ricordi? eravamo all' altezza dello stand panini) mi permette di svuotare la vescica.
L'arrivo alla macchina è accolto come un' oasi nel deserto. Dono la ultima Red Bull alla donna che ci porterà a casa.
Lucca è finita, io sono sopravvissuto, ora posso sedermi e riposare, forse anche dormire.
Come predetto a tutti a inizio viaggio, per questo non sono al posto a fianco del guidatore no?
Si, potrei farlo, ma poi la povera Lavi sarebbe da sola in una macchina di gente morta, data la scarsa reattività al dialogo degli altri, quindi parlo, parlo per tutto il viaggio, delirando per il sonno almeno un paio di volte ,recuperando con salti carpiati e evitando anche alcuni discorsi senza nessun senso che mi facevano rendere conto di essere nel dormiveglia più completo... mannaggia a voi Alessio e Claudia.
Dopo aver quindi fagocitato del cibo dall' impero del male con la M gialla e essere sbarcato sotto casa, pregusto il letto, pregusto il sonno del giusto e prego di avere ancora le energie per raggiungere entrambi, questo Lucca è andato, il prossimo però, la sera prima dormo!
Sicuro!
Le stesse cacchio di parole ogni fottuto anno.
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